Gita al Sacrario Militare di Redipuglia e al Raduno Nazionale di Treviso 21-22 settembre 2013

L’ANPd’I di Siena organizza, in collaborazione con le Sezioni di Firenze, Arezzo e Grosseto, un pulman per partecipare al Raduno Nazionale di Treviso con partenza la mattina del 21 e con rientro la sera del 22 settembre 2013.

PROGRAMMA:

  • Partenza da Siena ore 07.30 (iscritti di Siena e Grosseto);
  • Partenza da Firenze ore 08.15 (iscritti di Firenze e di Arezzo);
  • Sosta Ore 12.30 per consumare un pranzo al sacco (a cura dei partecipanti);
  • Arrivo a Redipuglia ore 14.30 circa: visita guidata del sacrario, del museo e delle zone delle battaglie della Prima Guerra Mondiale.
  • Trasferimento in albergo ore 19.00 circa;
  • Cena ore 20.00 e pernottamento (incluso nel prezzo di partecipazione);
  • Colazione ore 07.30 e trasferimento a Treviso per partecipare al Raduno Nazionale ANPd’I o per visitare la città;
  • Pranzo a Treviso ore 13.00(a cura dei partecipanti) ;
  • Partenza da Treviso ore 16.00 per rientro in sede.
  • Arrivo a Firenze ore 19.15 circa
  • Arrivo a Siena ore 20.00 circa.

COSTO DEL VIAGGIO (che comprende il pagamento del pullman, la visita guidata a Redipuglia, la cena di sabato 21, il pernottamento in albergo e la colazione di domenica 22) EURO 100,00 (CENTO)

Chi desidera partecipare si segnali entro il 20 agosto prossimo al segretario della sezione Gianluca Cadoni (328 6798006).
FOLGORE!

Redipuglia
dallo sloveno “sredij polije” ovvero terra di mezzo” è il più grande Sacrario Militare Italiano e venne realizzato su progetto dell’architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni.

La visita al Sacrario di Redipuglia è una delle esperienze più forti che un appassionato di storia militare del nostro Paese possa mai fare. Si rimane sbalorditi di fronte alla maestosità di quest’opera e attoniti dal numero dei caduti qui sepolti, e piacevolmente sorpresi nel vedere quanti italiani ogni giorno giungano qui a rendere omaggio ai nostri morti. Il Sacrario è ben visibile già dall’autostrada, ma solo quando si è vicini ci si rende conto di quanto sia imponente; sorge sulle pendici di uno dei monti teatro degli scontri più accesi della Prima Guerra Mondiale.

Inaugurato nel 1938, custodisce le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra. L’opera, realizzata sulle pendici del Monte Sei Busi, cima aspramente contesa nella prima fase della Grande Guerra, si presenta come uno schieramento militare con alla base la tomba del Duca d’Aosta, Comandante della III Armata, cui fanno ala quelle dei suoi generali.

Seguono disposte su ventidue gradoni le salme dei 39.857 caduti identificati. Nell’ultimo gradone, in due grandi tombe comuni ai lati della cappella votiva, riposano le salme di 60.330 Caduti Ignoti.

Il grande mausoleo venne realizzato di fronte al primo Cimitero di Guerra dell III Armata sul Colle Sant’Elia che oggi è una sorta di museo all’aperto noto come Parco della Rimembranza.  Lungo il viale adornato da alti cipressi, segnano il cammino cippi in pietra carsica con riproduzioni dei cimeli e delle epigrafi che adornavano le tombe del primo sacrario. 

Noi abbiamo un dovere morale da adempiere: non dimenticare, non dimenticare mai ciascuno di questa moltitudine di ragazzi e di uomini la cui vita si è spezzata un giorno di tanti anni fa.  Ricordare il loro sacrificio, le incredibili condizioni in cui si trovarono ad operare, il terrore dell’assalto sotto il fuoco nemico, gli stati d’animo che soldati poeti, come Ungaretti, ci hanno lasciato con versi indimenticabili: “si sta come d’autunno sugli alberi le foglie…”, in cui si esaltavano anche lo spirito di fraternità e di solidarietà, ancora scolpito in migliaia di graffiti rimasti come testimonianza tra trincee, camminamenti e doline.

Agli uomini dell’inizio di questo nuovo millennio, un invito alla generosità per servire al meglio la loro patria, illuminati dall’esempio di questo sterminato santuario di eroi, ai quali venne chiesto molto di più di quello che oggi loro si chiede, ma che con coraggio, umiltà e senso del dovere risposero tutti “presente”.