Manifestazione per la liberazione dei due Marinai d’Italia sequestrati in india: l’ANPd’I SIENA C’ERA!

Roma, 23 novembre 2013.
Un tempo da definire “infame”, non ha impedito la disciplinata e riuscitissima manifestazione in favore dei nostri due Fucilieri di Marina, illegalmente sequestrati in india.
Il nostro pullman ha rispettato in maniera impeccabile gli orari previsti per il prelevamento dei paracadutisti dell’ANPd’I di Firenze e di Arezzo arrivando nella piazza indicata per il concentramento alle 14,30 con 30 minuti di anticipo sull’inizio della manifestazione.
Il corteo è partito con puntualità alle 15,00 da Piazza della Bocca della Verità suddividendosi lungo il percorso per blocchi di appartenenza a F.A. o Specialità, con alla testa di ogni blocco i Labari delle proprie Associazioni d’Arma.

L’Associazione Paracadutisti era presente al gran completo, un centinaio di Labari, dal Presidente Fantini all’ultimo degli iscritti formavano uno spettacolare tappeto di baschi amaranto.

Slogan pro liberazione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono stati gridati a squarciagola durante tutto il lunghissimo corteo.

Commovente, passando dinanzi l’Altare della Patria, l’attenti a destra impartito ai due blocchi di Paracadutisti, con un “Folgore” di risposta che si è sentito per tutta Roma.

Inquadratissimi gli Alpini con in testa la loro Fanfara, come perfettamente inquadrati i Bersaglieri, gli Uomini del San Marco e dell’Associazione Marinai d’Italia, dell’Associazione Nazionale Arditi Incursori di Marina e della VAM (e so perfettamente di aver dimenticato qualcuno).

Un pomeriggio di Italianità e di Fratellanza, che si spera possa essere utile al ritorno in Italia e dai Loro cari, di Massimiliano e Salvatore.

Un pomeriggio che comunque e sicuramente ha fatto sentire a tutti i partecipanti, l’orgoglio di appartenenza a quella parte di Italia che esiste, che crede ancora in certi Ideali, che non dimentica e che non è abituata a lasciare mai nessuno indietro.

Ho visto gente piangere, commuoversi nel vedere una marea umana sfilare sotto un’acqua incessante.
Ho visto gente che al passaggio del corteo ci incitava a non mollare.
Ho visto Polizia e Carabinieri impegnati in servizio di ordine pubblico che salutavano militarmente al nostro passaggio.
Ho sentito il comandante dei vigili urbani affermare testualmente: “sono 13 anni che controllo manifestazioni, non c’è ne è mai stata una più sacrosanta di questa, se non fossi in servizio mi inserirei immediatamente nel corteo e sfilerei anch’io con voi!”

Noi c’eravamo e rappresentavamo quella parte d’Italia, quella migliore, virtualmente tutta in corteo con noi per le vie di Roma.
Quella che cerca di non piegarsi al disonore .

A dispetto e per lo scorno di qualche agenzia di stampa, i partecipanti al corteo non sono stati “qualche centinaio” ma molte migliaia, la Questura ha rilasciato una stima per difetto di 2.500 partecipanti,durante la manifestazione non c’è stato il benché minimo incidente e se al corteo ha partecipato qualche gruppo politico, lo ha fatto rispettando “alla lettera” le disposizioni ricevute : gli slogan gridati sono stati solo quelli in favore della liberazione dei nostri due Fucilieri di Marina e le Bandiere che hanno sventolato, avevano tutte e solo tre colori: verde, bianco e rosso.